In caso di cessazione del rapporto lavorativo, il lavoratore perde i requisiti di partecipazione a Fondo PreviAmbiente. Ciò può avvenire per vari motivi: ad esempio per licenziamento, per dimissioni volontarie o per mobilità.
In questi casi è essenziale che l’azienda ne dia tempestiva comunicazione al Fondo compilando l’apposito Modulo cessazione lavoratore. Al suo interno, oltre a riportare i dati dell’impresa e del lavoratore, dovrà essere precisato:
- il motivo della cessazione del rapporto di lavoro;
- la data di iscrizione del lavoratore a PreviAmbiente;
- la data di primo versamento del TFR;
- la data dell’ultimo versamento aziendale al Fondo.
Il modulo, debitamente compilato e firmato, dovrà essere inviato per raccomandata A/R all’indirizzo via Fabio Massimo 88, 00192 – Roma (RM) o tramite PEC all’indirizzo fondopreviambiente@pec.it.
Il suo invio è fondamentale per consentire al Fondo di erogare la prestazione in tempi rapidi e di applicare la corretta tassazione. Questa, infatti, varia a seconda del motivo dell’interruzione del rapporto lavorativo (ad esempio in caso di licenziamento o di pensionamento) e della situazione personale del lavoratore.
Facciamo un esempio per chiarire meglio, ipotizzando che il lavoratore sia iscritto al Fondo da oltre 5 anni e abbia una cessione del quinto sulla posizione.
Nel caso il lavoratore si dimetta e la finanziaria avanzi richiesta di riscatto, sulla prestazione si applicherà una tassazione del 23%. Nel caso il lavoratore vada in pensione, invece, la tassazione varierà tra il 15% e il 9% a seconda degli anni di iscrizione alla previdenza complementare. Inoltre, in questo secondo caso ⅘ della posizione saranno erogati direttamente all’iscritto, mentre ⅕ sarà erogato alla finanziaria.
Compilare correttamente il modulo e inviarlo a PreviAmbiente, dunque, è utile sia per il lavoratore che per il Fondo.